Esistono diversi modelli e tipologie di biotrituratori adatti a soddisfare ogni esigenza e richiesta in merito al trattamento degli scarti prodotti dal proprio campo o giardino. Benché in generale esistano diversi modelli che sono in grado di funzionare senza problemi in diverse situazioni, e quindi risultano adatti per chi ha poca esperienza nel settore, e necessita di un biotrituratore per piccoli lavori di tipo prevalentemente, o per coloro i quali necessitano invece di un modello di biotrituratore che sia in grado di trattare simultaneamente diversi tipi di scarti organici, caratteristica importante specialmente in caso ci si trovi in presenza di giardini di tipo misto, ovvero in cui è presente, ad esempio, dell’erba, alberi, arbusti, cespugli di vario genere, siepi, fiori ed altra vegetazione che produce scarti di ogni tipo, vi sono poi dei modelli specifici e o che risultano maggiormente adatti in alcune situazioni che richiedono una particolare attenzione ad un solo tipo di materiale, o che possono essere molto più adatti alla situazione, e quindi a rispondere alle esigente dell’operatore, rispetto ad altri. In questo caso, è bene conoscere innanzitutto quali siano le esigenze sollevate dal proprio prato, giardino o campo, e quali siano i modelli e le caratteristiche che è necessario ricercare in un biotrituratore per poterle soddisfare al meglio.
La tipologia di terreno
Una delle prime caratteristiche da vagliare durante la scelta del biotrituratore non riguarda il biotrituratore in sè. Si tratta infatti di valutare quali siano le caratteristiche principali della tipologia di terreno che produrrà gli scarti da introdurre nel biotrituratore. In questo modo è possibile ridurre in modo preliminare la scelta, circoscrivendola ai soli modelli ed alle sole tipologie che possono essere adatte in presenza di un terreno del genere.
Alcune delle variabili che possono essere considerate in questo caso riguardano soprattutto il tipo di vegetazione che cresce sul terreno su cui andranno operate la cura e manutenzione periodica, e per il quale è quindi necessario acquistare un biotrituratore. Ad esempio, si possono così avere terreni composti da solo prato, in cui quindi è presente della sola erba, ed al massimo fiori o piccolissime piante, come può essere generalmente tipico di piccoli prati domestici che non devono necessitare di particolare cura. Altri casi possono invece riguardare terreni in cui crescono alberi di qualunque dimensioni, in cui si trovano arbusti, cespugli e siepi di vario tipo, e che quindi produrranno anche scarti di volume e dimensioni maggiori, e che contengono materiale di tipo legnoso, oltre a dover considerare anche la presenza di una buona quantità di fogliame, soprattutto nella stagione autunnale.
L’orto
Un caso particolare è rappresentato dal caso in cui sul terreno siano presenti delle coltivazioni, ovvero un appezzamento di terreno, un campo o giardino destinato alla crescita di vegetali destinati al consumo umano. In questo caso, soprattutto se si tratta di un piccolo orto di tipo domestico, non saranno necessari molti altri macchinari agricoli: su scala ridotta, infatti, la semina e la raccolta vengono fatte a mano, l’irrigazione può essere effettuata sia a mano sia attraverso un sistema di tubi e uscite per l’acqua che possano spargerla uniformemente su tutto il terreno senza creare alcun ristagno. Anche un orto però, per quanto richieda una cura e manutenzione ben diverse da un normale prato, ad esempio non si dovrà acquistare un tagliaerba a meno non si voglia eliminare del tutto la presenza dell’orto, produce diversi scarti che devono essere raccolti e smaltiti.
Nei casi più comuni gli scarti prodotti dal proprio piccolo orto domestico vengono raccolti in una grande fossa coperta nel quale si decomporranno naturalmente per dare vita al concime. Questo processo però è lungo e può creare diversi problemi nelle stagioni molto fredde, quando la decomposizione si ferma se la temperatura scende troppo, o molto calde, quando possono svilupparsi diversi tipi di muffe e batteri pericolosi, oltre al fastidioso odore che è possibile sentire con maggiore facilità.
Biotrituratori per l’orto
Per questo è possibile dotarsi di un biotrituratore specifico per il proprio orto. Non deve essere un modello grande ed ingombrante, e non deve avere caratteristiche particolari riguardo al tipo di materiale da trattare, in quanto non vi è generalmente presenza di materiale di tipo legnoso o comunque difficile da sminuzzare, ma deve necessariamente appartenere alla categoria di biotrituratori in grado di creare materiale adatto al concime. Questo particolare tipo di biotrituratore, infatti, polverizza gli scarti che vengono introdotti, in modo da creare un prodotto estremamente fine ed omogeneo, che può essere subito sparso sul terreno, e si decomporrà facilmente ed in breve tempo, senza soffocare o far mancare luce al terreno sottostante, e senza nemmeno far ristagnare eventuale acqua derivante da piogge o sparsa dal sistema di irrigazione. Questa polvere creata a partire dagli scarti dell’orto è in grado di fornire, inoltre, al terreno, tutte le sostanze nutritive ed i minerali di cui necessita, in modo totalmente naturale.




