La parte principale che costituisce un biotrituratore, ed una delle caratteristiche fondamentali da osservare in fase di scelta e di acquisto è costituita proprio dall’unica parte di questo macchinario che non è generalmente esposta alla vista: si tratta infatti delle lame, di solito un insieme di lame di diversa fattura e dimensione. Le lame sono solitamente realizzate in acciaio inossidabile e pensate per durare al tempo e resistere in modo ottimale all’usura, anche in caso di utilizzi molto frequenti o a contatto con diversi materiali. Ovviamente, è importante mantenere tutte le lame sempre perfettamente pulite e seguire tutte le istruzioni riportate dal produttore in modo da tenerle sempre al meglio e non incorrere nella formazione di ruggine o nello sviluppo di muffe che possono intaccare il funzionamento di tutto il biotrituratore.
Le lame ed i rulli
La maggior parte dei biotrituratori, a prescindere dal tipo di motore o dalla conformazione del macchinario stesso, possiede una serie di lame, che possono essere uguali tra di loro o che possono differenziarsi le une dalle altre per forma, dimensioni o inclinazione, che vengono montate su un cilindro rotante, o anche su più cilindri vicini tra di loro e non per forza paralleli, in modo che girando a velocità elevate durante il funzionamento del biotrituratore possano ridurre in piccolissime parti tutto il materiale che vi passa attraverso. Normalmente, a meno di utilizzi su piccola scala ed in modo ridotto, e in cui non si ricerca un particolare risultato, è sempre meglio optare per un modello di biotrituratore in cui le lame siano montate su diversi cilindri, in modo da essere certi di ottenere un risultato il più possibile fine ed omogeneo.
A volte, questo set o questi set di lame, quando siamo in presenza di più insiemi di lame diverse, possono essere coadiuvati da una serie di rulli. I rulli si trovano generalmente all’inizio del percorso seguito dal materiale che viene posto in ingresso, in modo che possano essere incontrati prima di tutte le lame. I rulli servono ad operare un trattamentro preventivo, che in molti casi può risultare superfluo. In caso di piccoli utilizzi, o di materiale organico che sia composto prevalentemente da erba, parti di tronco o comunque materiale di tipo legnoso, ed anche fogliame, non è necessario avere una trattamento composto dai rulli all’inizio del processo del proprio biotrituratore, in quanto questo tipo di scarti necessitano solamente di essere triturati in parti molto piccole, operazione che può essere portata a termine dalle sole lame, scegliendo un modello le cui lame siano particolarmente adatte a trattare quel tipo di scarti o, nel caso più frequente di giardini e prati domestici, che possano trattare senza problemi diversi tipi di materiale, adattandosi di volta in volta a quello che viene inserito all’ingresso del biotrituratore.
Ci sono casi in cui invece è necessario e molto importante che sia presente una serie di rulli come trattamento preliminare: si tratta di quei casi in cui il materiale inserito all’interno del biotrituratore è composto per la maggior parte da rami o parti di arbusti abbastanza voluminosi, che quindi creerebbero problemi nel passaggio sulle lame, per quanto queste possano lavorare in modo efficiente ed ottimale, rischiando di danneggiarle in quanto il materiale sarebbe poco omogeneo e composto per una buona parte da aria, a causa della forma stessa di questo tipo di materiale. In questi casi è infatti molto importante scegliere un modello di biotrituratore che sia dotato di rulli adatti a trattare con scarti di questo genere, in modo da poter ottenere sempre un ottimo risultato, specialmente se è necessario poi riutilizzare il prodotti finito e così trattato dal biotrituratore.
La manutenzione
Come tutte le parti di un biotrituratore, ma un discorso similare potrebbe essere fatto per qualunque altro tipo di macchinario, sia esso ad uso agricolo o meno, anche le lame necessitano di un’attenta ed accurata manutenzione e pulizia. Nel caso di un biotrituratore dotato di un motore a scoppio, la manutenzione delle lame sarà solamente una delle tante operazioni di cura e manutenzione che è necessario effettuare periodicamente per poter mantenere in perfetto stato il proprio biotrituratore, in quanto un motore a scoppio è soggetto a sporcarsi ed in generale ad una maggiore usura a causa dei liquidi, carburante ed olio, che si trovano a contatto con le parti del motore.
Nel caso di un motore elettrico, invece, la pulizia delle lame sarà una delle poche operazioni da effettuare per poter mantenere in buono stato il biotrituratore. Si tratta principalmente di pulire accuratamente le lame dopo ogni utilizzo: i biotrituratori più moderni ed al passo con la tecnologia potrebbero disporre anche di una funzione specifica per la pulizia, in cui è sufficiente inserire dell’acqua o altri liquidi specifici per la pulizia e lasciare che sia il biotrituratore ad effettuare l’operazione in completa autonomia. Inoltre, è necessario sempre far asciugare all’aria aperta le lame, in modo che l’acqua ristagnante non possa dar luogo a ruggine o muffe.