Quando si parla di biotrituratore a martelli, la prima cosa da fare dal punto di vista pratico, tecnico e strutturale è provare a capire di cosa stiamo, sostanzialmente parlando.
Il funzionamento dei biotrituratori, di fatto, essenzialmente i fonda su due principali sistemi di taglio con cui possono essere impreziositi i cippatori biotrituratori. E si tratta dei sistemi a:
– a tamburo
– a disco
Biotrituratori e cippatori a martello
Il sistema di taglio a tamburo è formato da un cilindro che ruota intorno al proprio asse longitudinale, che si trova fremo su di un piano orizzontale. Sulla superficie esterna del cilindro di norma si è soliti pensare di montare dei coltelli e il loro numero può cambiare molto.
Possiamo avere da 1 a più coltelli, o del resto possono anche essere montati dei martelli o, inoltre, si può avere una forma di mix tra coltelli e martelli. Di solito i sistemi a tamburo hanno bisogno di una ventola che si aggiunge, e che viene collocata alla base del tamburo per lo scarico del materiale, specie nelle macchine di grandi dimensioni.
Inoltre, chiarimenti importanti sono necessari intorno ai cilindri. Infatti
Il cilindro ruotante può essere di varie forme e dimensioni sia per diametro che per larghezza: come ben sanno gli esperti, per esempio, maggiore e più grande è il dispositivo di taglio è chiaramente anche maggiore sarà il volume di produzione dalla macchina per unità di tempo, ma di fatto come si capisce sarà anche molto più alta, in progressione, la energia necessaria a far muovere il dispositivo.
A differenza del noto sistema a disco è possibile creare in questo caso macchinari più compatti a parità di larghezza della bocca di caricamento.
Spiegazioni tecniche sul biotrituratore a martelli
Quando si parla di un biotrituratore a martelli, di fatto, si trova una struttura tecnologicamente avanzata. Dal punto di vista pratico, per chi usa un biotrituratore a tamburo, se per esempio il macchinario è formato da solo coltelli la macchina può essere considerato un cippatore classico. Viceversa
nel caso ci sia la presenza solo di martelli avremo un biotrituratore mentre nel caso di combinazione nello stesso dispositivo di taglio di martelli e coltelli ci troveremo di fronte un biocippatore. Tutto chiaro, no?
Sistemi di taglio e indicazioni
Il cippatore classico monta di serie un sistema di taglio a tamburo con solo lame (4 messe su due file) per cui la macchina può essere considerata come un cippatore puro. Su richieste soggettive dei clienti oggi però molti macchinari vengono del resto forniti di miglioramenti e ad esempio alla macchina si aggiunge un sistema misto lame e martelli.
In particolare
Si tratta di una macchina che permette di lavorare in modo molto semplice su tutti i materiali dalla siepe al tronco, indipendentemente dal tipo dunque, e permettendo dunque di fatto un ampio e rapido e agevole e semplice scarico del materiale cippato tramite alle palette integrate nel sistema, le quai creano il dovuto volume d’aria permettendo una elevata riproduzione oraria.
Invece,
nei cippatori bio trituratori a disco la struttura chiave di taglio è formata da un mezzo in acciaio su cui sono collocati di fatto 1 a più coltelli in posizione radiale. Nei pressi dei coltelli il disco ha in dote delle fessure tramite cui passa il materiale sminuzzato, nella parte posteriore del disco sono collocate le spatole che hanno la precisa utilità di creare aria per collocare il materiale al di là della macchina tramite il tubo di scarico. Sempre nella parte di dietro, poi, del disco possono essere messi come anticipato dei martelli che, per appunto, perfezionano così la macchina in un modo tale da renderla più funzionale, e in questi casi come anticipato il prodotto viene definito come bio cippatore.
Al pari dei sistemi a tamburo anche i dischi di taglio possono essere di diverse misure.
E ancora, è utile sapere che
i sistemi di taglio con solo lame sono in linea di massima scelti e usati per la generazione di un folto quantitativo di cippato ad uso particolare, specialmente per farne del doveroso e ottimale strumento da combustibile e in questo frangente, molto spesso al tipo di macchinario, nella scelta, i tecnici scelgono di consigliare, nell’ottica di un ottimale taglio, anche viene affiancata una griglia per raffinare, o per setacciare, come si dice in gergo. In questo caso, la precisa integrazione viene pensata e ideata per poter ottenere un triturato omogeneo e sotto una certa misura grandezza.
Avete dei dubbi circa la scelta, la differenza tecnica o la funzionalità specifica del prodotto e del macchinario? Potrebbe non essere un problema, anzi, non lo è. L’importante, prima di una qualunque scelta di fondo, è conoscere il tipo di utilizzo da fare per l vostro campo, terreno o giardino. Focalizzata la utilità del macchinario, potreste rivolgervi a specialisti o, perchè no, alle tante recensioni utili presenti sul web per ulteriori chiarimenti.