Stiga è un’azienda tutta italiana che da diversi anni è presente sul mercato con una buona serie di prodotti adatti ad operare tutta quella sequenza necessaria per procedere alla cura e manutenzione del proprio giardino o campo. I biotrituratori Stiga, in particolare, si distinguono da molti altri marchi per essere prodotti con la massima attenzione all’emissione di rumore: ne risultano infatti biotrituratori molto silenziosi in grado di lavorare anche per lunghi periodi e trattando materiali molto resistenti con la minima emissione sonora possibile, in modo da poter essere utilizzati anche per lungo tempo ed in prossimità di centri abitati senza causare alcun problema e senza contribuire all’aumento dell‘inquinamento acustico.
I prezzi
Stiga un’azienda che produce biotrituratori di qualità, realizzati con ottimi materiali, benchè nella produzione generale sia presente ancora un buon quantitativo di elementi in plastica. L’utilizzo della plastica per la realizzazione di alcune parti di un biotrituratore può essere una scelta commerciale che porta a mantenere i prezzi bassi e concorrenziali sul mercato, specialmente se ci si affida a rivenditori che trattano diverse marche o si punta a raggiungere un pubblico più ampio possibile in ogni settore, dai piccoli proprietari di un giardino o prato domestico fino a coloro che si occupano invece della cura e manutenzione di grandi campi o terreni anche ad uso agricolo. In questo modo, infatti, i prodotti risulteranno maggiormente accessibili ad un’ampia fetta dei consumatori, senza compromettere troppo la qualità del prodotto stesso, ed inoltre si andrà a ridurre il peso finale del macchinario, essendo la plastica mediamente molto più leggera dei metalli o in generale di altri materiali che possono essere utilizzati per costruire questi macchinari di tipo agricolo.
I materiali
In riferimento alle parti in plastica, per i biotrituratori prodotti da Stiga queste solitamente comportano palette in plastica per la raccolta ed il convogliamento degli scarti di tipo organico all’interno del biotrituratore, e delle parti in ingresso e in uscita dal biotrituratore. Si tratta delle parti che possono essere facilmente sostituite in caso di necessità e quando diverranno troppo usurate per essere utilizzate nuovamente, mentre per le parti interne e più meccaniche, che hanno lo scopo invece di procedere al trattamento degli scarti che vengono inseriti all’ingresso in genere si preferisce puntare su materiali resistenti e duraturi che possano garantire un prodotto triturato in modo fine ed omogeneo, come ad esempio l’acciaio inox, o altri metalli che difficilmente possano sviluppare ruggine o rompersi durante l’utilizzo.