Quando si parla di biotrituratore oggi la maggior parte degli esperti tende a consigliare, parlare e invocare la scelta di un biotrituratore semovente. Ma di che cosa stiamo parlando per la esattezza?
Dal punto di vista tecnico, il primo discorso da fare è quello relativo al biotrituratore e sulla sua definizione. In pratica
Il biotrituratore (quello che una volta veniva chiamato trincia rami) è una macchina di grande sviluppo tecnologico che consente di sminuzzare tutti i rami, le foglie, e realizzare insomma, in poche parole, tutte le operazioni di potatura in genere. Si occupa, dunque, di tutti i residui derivanti dalla pulizia e della manutenzione di un giardino o di un orto.
Tipi di biotrituratore e differenze tecniche
Come sanno bene gli esperti e gli appassionati, esistono diversi tipi di biotrituratori. Ci sono infatti
i biotrituratori elettrici o quelli con motore endo termico con diverse prestazioni in base alla potenza del motore. E poi, appunto, esistono i biotrituratore semovente. Come dice la singola parola, si tratta di biotrituratori che realizzano una parziale operazione in movimento.
Di norma possiamo dire che
un biotrituratore è formato di fatto da tre componenti: il motore, la camera di triturazione e la tramoggia. Nel dettaglio, chiariamo che il motore è fissato su un piano in lamiera e l’albero in uscita è connesso con la cinghia trapezoidale ad un dispositivo che ruota e su cui sono infilati i classici coltelli. Azionando di fatto il motore, il porta coltelli inizia a ruotare e, attraverso il meccanismo della forza centrifuga, le lame ad esso fissate vanno dunque a ruotare in compagnia di tutto il dispositivo che è racchiuso da un carter in lamiera. Le ramaglie, introdotte nella tramoggia, arrivano alla camera di triturazione lì dove per appunto il sistema rotante con i coltelli le sminuzza in parti molto piccole che escono al di sotto della macchina.
Il prodotto così realizzato, ben tritato, sarà dunque poi messo in cumuli in una compostiera e si tramutano in un fantastico compost in 10-12 mesi. Oppure, se lasciato all’aperto in superficie, diventa una buona base organica per orto e giardinaggio.
Indicazioni tecniche per un biotrituratore semovente
Un biotrituratore semovente di norma è montato su cingolati ottimi per campi irregolari, sconnessi o in declivio. In genere vengono forniti di controlli direzionali e, sulla scia di come si comportano i mini escavatori, fanno il loro fantastico lavoro. In genere vengono proposti con
Una doppia velocità: lenta con scheggiatura o veloce, senza scheggiatura. Questi macchinari godono di una gestione idraulica, sono removibili e trasportabili, e hanno diverse modalità di uso.
– 3 modalità standard: con 2 coltelli o 2 file di coltelli o coltelli + martelli.
– 2 modalità opzionali: 1 coltello o 4 file di martelli.
La stessa velocità è regolabile dei rulli di alimentazione per far aumentare o diminuire le dimensioni dei rami.
A cosa serve un biotrituratore: indicazioni generali
Un biotrituratore semovente in pratica è un macchinario molto comune sia per il lavoro dei giardinieri professionisti che dai vari cittadini amatoriali, appassionati di giardinaggio.
Il suo uso è vitale è nei giardini dalla metratura base, ma ancora di più per quelli particolari. Stiamo infatti parlando di un attrezzo davvero basilare per chi, ad esempio, deve mantenere pulita in modo costante la propria terra e il proprio giardino, e necessita di un lavoro fatto a dovere.
In questa ottica infatti, il biotrituratore può rendere
il giardino davvero nuovo di zecca, realizzando a fondo una pulizia dei residui di rami, foglie e resti e scarti che sono classici per ogni potatura. Alla luce della ottimale produzione che è in grado di realizzare e del risparmio di tempo e soprattutto di fatica e soldi, possiamo ben dire che in linea di massima, per chiunque, il biotrituratore offre una soluzione imbattibile per il proprio giardino.
Del resto tantissimi cittadini, tutti i giorni, si trovano a che fare con l’annoso propblema della pulizia e la potatura dei giardini, delle piante, e si trovano patii o campi zeppi, pieni di foglie, rami più o meno grandi e non sanno né come fare, né dove smaltire tutto questo? Ecco a cosa serve questo fantastico attrezzo.
Utile, pratico, semplice da usare, permette di sbarazzarsi delle foglie e dei rami in eccesso di ottimizzare qualsiasi lavoro di potatura delle siepi.
Il lavoro di un giardiniere professionista, da questo punto di vista, quando si ha a che fare con un biotrituratore semovente così come del resto gli altri tipi diversi, diventa di gran lunga vantaggioso, pratico, ridotto nei tempi e nei costi. Ovviamente la tipologia di prodotti presenti sul mercato è davvero ampia.
Come fare a scegliere il migliore? Come spesso ci si trova a consigliare, anche in diversi ambiti professionali, la cosa più giusta e opportuna, in questi casi, è rivolgersi ad uno specialista. L’esperto del campo conosce macchine, modelli, e anche le singole necessità che possono cambiare da giardino a giardino e da questo punto di vista possiamo dire che i suggerimenti non mancano mai.