La maggior parte dei macchinari di tipo agricolo presenta un costo non indifferente, specialmente in caso poi l’utilizzo sia da effettuarsi per la cura e manutenzione del proprio piccolo giardino o comunque per un limitato prato di tipo domestico. In questi casi potrebbe sembrare superfluo acquistare diversi macchinari o prodotti, oltre ai pochi fondamentali come ad esempio un tagliaerba od un decespugliatore in caso siano presenti nel giardino o prato degli arbusti o cespugli di vario tipo. Spesso, ancora, si preferisce optare per modelli di tipo manuale, non solo nel caso di un tagliaerba, ma anche scegliendo un paio di forbici molto robuste ed adatte anche a tagliare piccoli rami o sfoltire cespugli ed addirittura piccoli alberi.
I biotrituratori
Nell’ottica di dover acquistare dei prodotti o macchinari di tipo agricolo per la cura e manutenzione del proprio giardino o prato domestico, un biotrituratore rappresenta uno di quegli strumenti che si tenderebbe ad escludere, probabilmente tra i primi, soprattutto per il costo elevato, che non verrebbe ammortizzato da un utilizzo limitato come potrebbe essere quello di un giardino privato, o addirittura che si concentra nei mesi estivi, se questi sono gli unici mesi in cui si procede al taglio di erba e piante. Un biotrituratore è infatti uno degli strumenti basilari, che però tendono ad avere un prezzo elevato, che spesso infatti sfiora o addirittura supera i 1000€ e ciò lo rende facilmente un prodotto da scartare subito.
Non si pensa infatti, che il prezzo di un biotrituratore possa essere ammortizzato ed addirittura ripagato nel tempo, in quanto lo si vede principalmente come uno strumento adatto a triturare e sminuzzare i rifiuti di tipo organico che vengono prodotti durante tutte le normali operazioni di cura e manutenzione che caratterizzano ogni giardino o prato, quale che siano le sue dimensioni, e che nel caso di appezzamenti di terreno piccoli o comunque di tipo domestico si pensa di poter smaltire senza grossi problemi anche senza l’ausilio di un biotrituratore. Invece, è possibile sfruttare al massimo le potenzialità di un biotrituratore, anche e soprattutto acquistando in partenza il modello migliore e che sia adatto a soddisfare tutte le vostre esigenze in merito di trattamento degli scarti prodotti dal taglio e da altre operazioni di manutenzione del vostro giardino. In questo modo, infatti, si eviterà di ritrovarsi con un modello di biotrituratore che non solo ha comportato un investimento elevato, ma che soprattutto non può essere utilizzato al massimo delle sue capacità.
Come risparmiare nell’acquisto di un biotrituratore
Vi sono diversi modi per poter risparmiare durante l’acquisto di un modello di biotrituratore da poter utilizzare nella cura del vostro giardino. Il primo e sicuramente più immediato metodo consiste con l’individuare il modello con la migliore offerta o con il prezzo di partenza inferiore, in modo da risparmiare direttamente con l’acquisto di questo macchinario di tipo agricolo. Nonostante si tratti del modo più immediato e che può far sembrare che comporti un risparmio maggiore e più concentrato, non si tratta però del metodo migliore per poter risparmiare con l’acquisto del proprio nuovo biotrituratore. Infatti, la maggior parte dei modelli di biotrituratore che comportano un minore investimento iniziale sono modelli che montano un motore a benzina, e che quindi comporteranno poi in seguito una notevole spesa sia per il carburante con cui alimentare il macchinario, sia per la manutenzione periodica e straordinaria a cui è necessario sottoporre questo tipo di motore, in modo del tutto simile a quello di moto ed automobili, e che quindi si traducono in costi accessori, che possono diventare anche molto elevati se vengono sommati in uno spazio di tempo abbastanza ampio, e che possono portare ad azzerare ed addirittura superare il risparmio che invece si è avuto durante la fase dell’acquisto.
Scegliere un motore di tipo elettrico, ad esempio, può essere considerato un buon metodo per risparmiare, considerando però un risparmio sul lungo tempo e quindi spalmato lungo tutta la vita del biotrituratore, anziché un risparmio minore, ma concentrato al momento dell’acquisto. Infatti, non solo un motore alimentato ad energia elettrica rappresenta un’alternativa migliore per il pianeta, in quando le emissioni durante il funzionamento rimangono minime, soprattutto a confronto con un modello dotato di motore a scoppio, ma l’energia elettrica è solitamente meno costosa del carburante necessario per alimentare un motore a benzina o a diesel, ed inoltre la manutenzione di un biotrituratore di tipo elettrico è praticamente nulla, fatto salvo il dover mantenere pulite e perfettamente asciutte le parti che vengono direttamente in contatto con gli scarti prodotti dal giardino, come ad esempio i punti di ingresso del materiale e di uscita dei prodotti trattati, per evitare la formazione di ruggine e di muffe, o l’accumularsi di erba o altri materiali di questo tipo che potrebbero portare a malfunzionamenti a livello delle lame o dei rulli presenti all’interno del biotrituratore, mentre il motore non richiede alcuna manutenzione periodica, risultando in un risparmio generale.