Un biotrituratore, un po’ come la maggior parte dei macchinari di tipo agricolo, può essere costituito in tre modi principali. Questa divisione riguarda il tipo di motore che viene montato dal biotrituratore, o la sua completa assenza, e serve a dare una classificazione di massima che possa raggruppare tutti i modelli di biotrituratore presenti sul mercato, senza dover scendere nei dettagli caratteristici ci ogni modello o tipologia, che porterebbero ad una classificazione ancor più ramificata e che può comportare dei problemi in fase di scelta del vostro nuovo biotrituratore, soprattutto se non si è in grado di muoversi in modo appropriato tra le varie specifiche di un biotrituratore.
I motori di un biotrituratore
Questa divisione in tre macro categorie dipende, come detto, dal tipo di motore di cui è fornito il modello di biotrituratore che viene preso in esame e che può essere:
- di tipo manuale, ovvero non dotato di motore. Si tratta dei modelli di biotrituratore più semplici, quelli che corrispondono inoltre ad un prezzo minore e che possono anche facilmente riprodurre a casa propria con pochi e semplici materiali di recupero. Come specificato dalla categoria stessa, questi modelli di biotrituratore necessitano della forza fisica dell’operatore per poter essere azionati ed anche per poter portare a termine l’intero lavoro. Comportano il grande vantaggio di poter essere utilizzati in qualunque situazione e di non consumare alcun tipo di carburante o quantità di energia elettrica per poter funzionare, ma sono adatti solo ad un uso limitato e su scala prettamente domestica, in quanto il lavoro e quindi la forza da immettere per il funzionamento non sarebbero sostenibili su una scala più vasta, come può essere la cura e manutenzione di campi e giardini di grandi dimensioni;
- con motore a scoppio, ovvero biotrituratori dotati di un motore che deve essere alimentato a benzina o diesel, e in alcuni casi a miscela per poter funzionare. Si tratta dei modelli di biotrituratore più conosciuti ed utilizzati, nonché di quei modelli che sono tuttora maggiormente presenti sul mercato e che vengono ancora più venduti rispetto ad altri modelli. Un motore a scoppio è del tutto simile ai motori che è possibile trovare nelle tradizionali automobili, moto o motorini, e pertanto anche il funzionamento sarà similare, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di carburante e la manutenzione del motore stesso;
- con motore elettrico, sono i biotrituratori di ultima generazioni, quei modelli comparsi sul mercato negli ultimi decenni per ovviare alla necessità di dover utilizzare sempre un qualunque tipo di carburante per poter alimentare il proprio biotrituratore, e ridurre quindi le emissioni di inquinanti derivanti dall’utilizzo di un biotrituratore. I biotrituratori di tipo elettrico sono in grado di garantire una potenza costante durante tutto il ciclo di utilizzo, ed inoltre necessitano solamente di essere collegati ad una presa di corrente elettrica per poter funzionare. Ciò significa anche che al momento, i modelli di biotrituratori che sono presenti sul mercato necessitano di essere utilizzati in prossimità di un’abitazione o comunque di un luogo in cui sia presente un collegamento alla rete elettrica, e ciò non li rende particolarmente adatti per una serie di utilizzi, soprattutto utilizzi di tipo professionale, per cui restano ancora più adatti i modelli di biotrituratore dotati di un motore a scoppio alimentato a benzina, diesel o miscela.
Il motore a scoppio
I modelli ad oggi più venduti ed utilizzati, per quanto riguarda i biotrituratori, restano ancora quelli dotati di un motore a scoppio. Un motore a scoppio che si trova in un biotrituratore è molto facilmente comparabile a quello di automobili e moto. Innanzitutto, si tratta generalmente di un motore di cilindrata 125 cc o inferiore, in quanto un biotrituratore non occupa moltissimo spazio ed il lavoro che svolge non necessita la presenza di un motore più grande e quindi più potente, che porterebbe quindi ad un maggiore consumo di carburante per un lavoro che può essere svolto con una quantità minore, ed una potenza minore, ottenendo comunque un ottimo risultato.
Per quanto un motore a scoppio non riesca a garantire una potenza perfettamente costante durante tutto il funzionamento, ne risulta comunque un funzionamento efficiente e performante, in quanto il tipo di lavoro che viene effettuato, la natura del materiale che viene inserito all’ingresso del biotrituratore, e soprattutto l’assenza di una qualunque necessità di ottenere un prodotto perfettamente preciso consentono di utilizzare al meglio anche questo tipo di motore. Infatti, anche nel caso si vogliano riutilizzare gli scarti così trattati da un biotrituratore, non è necessario che il prodotti finito in uscita sia perfettamente uguale in tutti i suoi punti, o che possieda particolari caratteristiche, ad esempio di grandezza delle particelle.
La manutenzione di un motore a scoppio
Uno dei maggiori svantaggi legato all’utilizzo di un biotrituratore che sia dotato di un motore a scoppio, così come accade per qualunque macchinario che possieda un motore di questo tipo, in primis le già citate automobili, riguarda la manutenzione. Il processo di manutenzione di un motore a scoppio comprende una serie di operazioni da effettuarsi periodicamente, in modo da mantenere il motore sempre in perfetto stato ed evitare l’insorgere di malfunzionamenti o addirittura la rottura di alcune parti che lo compongono, in quanto un motore a scoppio, sia per azione della benzina che dell’olio utilizzato come lubrificante, tendono a sporcarsi e ad essere soggetti a usura per le parti interne che vengono costantemente a contatto con queste sostanze.
La manutenzione necessaria per mantenere in perfetto stato tutte le parti di un motore a scoppio va ad incidere sul prezzo totale necessario per il proprio biotrituratore, in quanto comporta spese periodiche che devono essere aggiunte non solo alla spesa iniziale necessaria per l’acquisto di un biotrituratore, ma anche al costo della benzina, che sarà necessario comprare in diverse quantità in base all’utilizzo che si fa del proprio biotrituratore.
I prezzi
Trattandosi dei modelli maggiormente venuti, saranno anche le tipologie più prodotte e presenti sul mercato in quantità maggiori rispetto ad altri modelli di biotrituratori, come potrebbero essere ad esempio i biotrituratori con motore di tipo elettrico o modelli manuali. Per questo, i prezzi per i biotrituratori dotati di un motore a scoppio sono leggermente inferiori alla media, se si considerano tutti i biotrituratori esistenti.
