Biotrituratore: come si usa, consigli e info

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Un biotrituratore è uno strumento che può rivelarsi molto utile durante tutte le operazioni di cura e manutenzione del proprio giardino, anche se spesso viene sottovalutato e scartato a favore dell’acquisto di altri apparecchi e strumentazioni che di primo acchito possono sembrare più utili e quindi un miglior investimento. In realtà, sapendolo usare nel modo corretto e sfruttando al massimo ogni sua funzionalità, si tratta di uno strumento molto utile e che può portare anche ad un buon risparmio in diversi campi con il tempo.

Il funzionamento

Un biotrituratore funziona in modo molto semplice ed intuitivo: il suo utilizzo è spiegato in sintesi nel nome stesso. Si tratta infatti di uno strumento in grado di triturare degli scarti di tipo organico, e nello specifico per scarti di tipo organico generalmente si intendono tutti quei rifiuti che possono essere prodotti durante tutte le normali operazioni di cura e manutenzione del proprio prato o giardino così come per tutti vari campi ed appezzamenti di terreno di varie dimensioni. L’azione di un biotrituratore consente come prima cosa di ridurre notevolmente il volume di questi scarti, in modo che sia più facile trasferirli in sacchi o appositi contenitori e da qui trasportarli e poi smaltirli a seconda delle necessità. Ma non solo, un biotrituratore consente anche di poter riutilizzare in diversi modi questi scarti, una volta trattati.

Il compost

Il modo più semplice e sicuramente più immediato per riutilizzare gli scarti che vengono prodotti dal taglio del vostro prato, giardino o dalla potatura di cespugli, alberi ed arbusti di vario genere è quello del compost. Infatti, è possibile utilizzare l’erba tagliata per concimare naturalmente tutto il vostro prato, in modo che non vengano a mancare sostanze nutritive e che anzi venga arricchito di tante preziose sostanze che non è possibile trovare nei concimi di tipo industriale che sono presenti sul mercato, e per di più in modo del tutto naturale e senza l’utilizzo di sostanze chimiche potenzialmente dannose per l’ambiente o per l’uomo. Spargere semplicemente l’erba tagliata sul prato però potrebbe portare ad un soffocamento dell’erba sottostante che sta crescendo, oltre ad impedire che il terreno prenda abbastanza luce naturale. In questo modo l’intero prato potrebbe rovinarsi fino addirittura a marcire. Per questo è necessario triturare in modo molto fine l’erba tagliata, in modo da poterla poi spargere sull’intero prato sotto forma di polvere, della stessa consistenza del terreno stesso, in modo che non vada ad opprimere il prato sottostante ma che possa anche decomporsi molto più velocemente arricchendo di sostanze nutritive il suolo e quindi favorire la crescita dell’erba.

Questa azione di sminuzzamento può essere portata a termine in modo veloce ed efficace da quasi tutti i modelli di biotrituratori presenti in commercio, in quanto non richiede una strumentazione o accessori particolari e nemmeno una grande potenza, per cui è sufficiente anche solo un biotrituratore che sia adatto a trattare la sola erba per ottenere un buon risultato, ed è in genere consigliato utilizzare soltanto erba o fogliame per produrre il compost adatto ad un semplice prato, in modo che le sostanze nutritive siano proprio quelle di cui il prato necessita.

I pellet

Un altro modo per poter riutilizzare gli scarti prodotti dalla cura e manutenzione del vostro giardino è quella della produzione di pellet. I pellet sono dei piccoli agglomerati di particelle ancora più piccole, caratterizzati da un’elevata densità, da cui ne deriva la capacità di bruciare per molto tempo emettendo molto calore, ovvero possiedono un buon potere calorifico. I pellet sono adatti ad essere utilizzati come combustibile nella maggior parte delle stufe di tipo domestico, ed anche in alcuni camini o bruciatori di vario tipo. Sarà sufficiente consultare la scheda informativa del produttore del vostro apparecchio per scoprire se può essere alimentato a pellet o meno.

Vi sono, disponibili sul mercato, modelli di biotrituratori che sono in grado di produrre pellet a partire dai normali scarti prodotti dal vostro giardino, soprattutto se si tratta di scarti di tipo legnoso, come quelli provenienti da arbusti, alberi e cespugli di vario tipo. Questi macchinari utilizzano l’ausilio di temperatura e pressione, entrambi a valori elevati, per compattare i rifiuti, che vengono tritati e sminuzzati in via preliminare, e trasformarli in pellet che poi possono essere direttamente utilizzati per alimentare la vostra stufa o conservati in modo opportuno per il periodo invernale. A seconda dell’estensione e della composizione del vostro giardino, potreste essere in grado di produrre in completa autonomia tutto il combustibile solido necessario per alimentare la stufa nel periodo invernale, in modo da non dover più acquistare legname o pellet, il che comporta un importante risparmio, che in poche stagioni è sicuramente in grado di ammortizzare il costo del biotrituratore stesso. Su larga scala, inoltre, i pellet possono essere anche impacchettati in appositi contenitori e quindi veduti o passati ad altri, fino a poter arrivare ad avere un vero guadagno partendo semplicemente dagli scarti prodotti dal proprio giardino, che andrebbero smaltiti altrimenti attraverso gli impianti municipali.

Hello! Sono una ragazza con la passione per lo stare all’aria aperta ed in mezzo al verde, a cui piacciono le camminate in montagna ed i libri sul giardinaggio… ed ovviamente fare giardinaggio!

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